Creazioni
su pinnazzellu
Amuleto risalente al XIX sec. composto da una sfera di onice nera montata in filigrana d’argento. La sfera rappresenta il globo oculare, ossia l’occhio buono che si contrappone a quello cattivo, attirandone lo sguardo. Originariamente era destinato ad essere posto nelle culle dei neonati come protezione; infatti la sua funzione consiste nel preservare dal malocchio chi lo indossa. Col passare degli anni il suo utilizzo si è ampliato ed è divenuto un dono di buon auspicio per tutte le occasioni felici.
s’isprugandente
Secondo la tradizione, si tratta del dono simbolico che il futuro sposo faceva alla fidanzata con lo scopo di assicurarsi una moglie perfetta. Infatti, la parte appuntita dell’oggetto, adibita a pulire i denti, esortava metaforicamente la donna a tenere la bocca pulita, ossia a non fare pettegolezzi. La parte piatta, destinata a pulire le orecchie, invitava la donna a tenere le orecchie pulite, ossia a non ascoltare dicerie e maldicenze.
sos buttones
Si tratta del gioiello più caratteristico tra quelli che vanno ad arricchire il costume tradizionale, infatti la lavorazione necessaria per fabbricarli è lunga e laboriosa. La loro forma, derivante dall’unione di due emisferi lavorati in filigrana, ricorda in maniera stilizzata il seno femminile evocando antichi simboli di fecondità legati al culto antico della dea fenicia Thanit.
sa zoiga
Sa Zoiga è un pendente che si cinge intorno al collo con un nastro. Si tratta di un gioiello in lamina traforata con incastonatura di pietre policrome. La parte superiore, a fiocco e a farfalla, regge 3 pendenti; a loro volta questi vanno a formarne un altro a forma di croce, simbolo cristologico per eccellenza, anche in un oggetto non destinato al culto.
La nostra bottega
...avevo 11 anni la prima volta che misi piede nel laboratorio di mi zio, come piccolo apprendista. Lui, Secondo Patteri, aveva imparato l'arte dal padre, e ora la insegnava a me, suo nipote. Era il talento di famiglia e al tempo, nei lontani anni '50, a Dorgali, il mestiere veniva tramandato soltanto così, dentro la parentela più stretta. Sono Libero Patteri, classe '46, e lavoro alla maniera antica nella mia bottega, senza stampi e microfusioni varie. L'esperienza, maturata in seguito allo studio e alla ricerca e alla quale hanno contribuito le esperienze a Valenza Po e a Cagliari, l'ho appresa maggiormente in famiglia, l'unico posto dove mi venivano rivelati i veri segreti dell'arte orafa...
Libero Patteri è un filigranista della vecchia scuola; da adolescente ha appreso i segreti dell'arte orafa, specie tradizionale, in diverse botteghe orafe qualificate in Sardegna ed in continente. Oggi crea gioielli in sintesi originale tra tradizionale e moderno. I lavori di Libero sono eseguiti esclusivamente a mano. Io Rosa, sua moglie, mi sono appassionata subito al suo bellissimo lavoro; avevo 17 anni quando iniziai, insieme a Libero, a realizzare i gioielli della tradizione e non; ero libera di creare gioielli con la mia fantasia e sensibilità. Sono passati tantissimi anni e ancora, Libero ed io, lavoriamo insieme con lo stesso entusiasmo,orgogliosissimi di aver trasmesso, a nostro figlio Mattia, questa antica e preziosissima arte....